Patrimonio UNESCO in Italia
L’Italia si conferma la nazione con più siti iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO con ben 53 tesori, seguono la Cina con 52, la Spagna con 46, la Francia con 43 e la Germania con 42.
I due nuovi siti si aggiungono ai 51 già presenti nella Lista del Patrimonio UNESCO in Italia.
Come si può leggere nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Italia, i due nuovi siti Patrimonio UNESCO in Italia sono: le Faggete Vetuste e le Mura Veneziane della Serenissima.
Entrambi i siti sono seriali e transfrontalieri, cioè che comprendono siti appartenenti a più Paesi.
Le Faggete Vetuste
Questo sito in realtà esisteva già, ne facevano parte alcune faggete dei Carpazi e di altre regioni d’Europa e quest’anno è stato esteso anche all’Italia e ad altre nazioni.
Facevano parte del sito le foreste di faggi di Slovacchia, Ucraina e Germania. Sono state inserite adesso anche quelle di Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Italia, Romania, Slovenia e Spagna.
Le foreste italiane sono: Villavallelonga (Valle Cervara), Lecce nei Marsi (Moricento), Pescasseroli (Coppo del Principe e Coppo del Morto), Opi (Val Fondillo), partecipano al riconoscimento UNESCO la faggeta di Sasso Fratino (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi), della Foresta Umbra (Parco Nazionale del Gargano), di Cozzo Ferriero (Parco Nazionale del Pollino), del Monte Cimino (Soriano nel Cimino) e di Monte Raschio (Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano)
Le Mura Veneziane
Si tratta di una serie di fortificazioni costruite dalla Serenissima fra il XVI e il XVII secolo, uno dei periodi più significativi per la Repubblica di Venezia. Le costruzioni sono rappresentative dell’evoluzione delle tecniche di costruzione raggiunta dalla Serenissima e dell’applicazione di concetti più moderni legati non solo all’architettura ma anche alla strategia militate.
Per l’Italia fanno parte di questo sito le opere di difesa presenti a Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda.