I 4 siti piemontesi candidati al Patrimonio UNESCO

Negli articoli precedenti, abbiamo parlato dei 4 siti Patrimonio UNESCO in Piemonte: Residenze Sabaude, Sacri Monti, Siti Palafitticoli e paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato. Ma i siti Patrimonio UNESCO in Piemonte potrebbero diventare 8.Infatti, ad oggi, sono 4 i siti piemontesi inscritti nella Lista Propositiva italiana, la lista di beni che l’Italia presenta ogni anno alla Commissione dell’UNESCO che si occupa del Patrimonio.

Quali sono i 4 siti piemontesi candidati?

Cittadella di Alessandria (nella Lista dal 1/06/2006)

La Cittadella di Alessandria, eretta nel XVII secolo sulla sponda sinistra del fiume Tanaro, è l’unica fortezza di pianura edificata dai Savoia ed è uno dei migliori esempi europei di fortezza ancora inserita nel suo ambiente originario: la visuale non è ostruita da case o palazzi e non vi sono grandi e trafficate arterie che la lambiscono.

Bacini del lago Maggiore e del lago d’Orta (nella Lista dal 1/06/2006)

Come si legge sulla pagina ufficiale relativa alla candidatura di questo sito, l’area interessata si trova completamente in Piemonte e interessa le provincie di Novara e di Verbania. Oltre ai bacini del lago Maggiore e del lago d’Orta, sono considerati nel patrimonio da proteggere anche le isole dei due laghi e le ville e i palazzi presenti lungo le coste e nell’area circostante i bacini lacustri.

Ivrea, città industriale del XX secolo (nella Lista dal 3/05/2012)

Ivrea rappresenta un modello alternativo di sviluppo industriale, fondato sulla collaborazione fra impresa e lavoratori e sulle riflessioni scaturite dal Movimento Comunità.

Tale Movimento, fondato a Ivrea nel 1947 su idea di Adriano Olivetti, teorizzava un nuovo ordinamento politico e amministrativo basato sulla Comunità e proponeva un modello economico basato sulle relazioni tra lavoratori e comunità delle imprese, con un’attenta attività di pianificazione, con l’attuazione di politiche sociali innovative, con iniziative che affermino la centralità della cultura nello sviluppo sociale e con l’impegno da parte dell’azienda di riversare sul territorio i benefici economici della sua attività.

Sacra di San Michele (nella Lista dal 18/03/2016)

La Sacra è inserita all’interno del sito seriale “Paesaggi culturali degli insediamenti Benedettini nell’Italia medievale” insieme ai complessi di Subiaco, Montecassino, San Vincenzo al Volturno, Farfa, San Pietro al Monte a Civate, Sant’Angelo in Formis a Capua, San Vittore alle Chiuse a Genga.

La Sacra, come sottolineato dal sito ufficiale UNESCO, è un esempio significativo di come l’arte romanica  abbia saputo adattarsi al paesaggio alpino. Inoltre si sottolinea l’importanza architettonica del complesso, le cui fondamenta poggiano sulla roccia del Monte Pirchirano, occupando una posizione strategica all’interno della valle: la Val di Susa infatti, era una delle principali vie di comunicazione fra l’Italia e il resto d’Europa.