I quattro siti Patrimonio UNESCO in Piemonte

Il Piemonte vanta ben quattro siti inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO

Tra il 1997 e il 2014 sono stati quattro i siti piemontesi a essere inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO e altrettanti sono quelli inscritti nella Lista Propositiva o Tentative List. Il primo sito è stato quelle delle Residenze Sabaude, nel 2003 si sono aggiunti i siti seriali dei Sacri Monti, nel 2011 i Siti Palafitticoli e infine, nel 2014, è stata la volta dei Paesagggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato.

Residenze Sabaude 

Le Residenze Sabaude, aggiunte alla Lista nel 1997, sono il primo sito seriale in Piemonte: i siti sono stati suddivisi in 5 gruppi, a seconda dello scopo per il quale sono stati concepiti: i Palazzi del Potere, la Passione per le Arti, la Vita di Corte, le Regie Villeggiature e la Devozione.

Sacri Monti di Piemonte e Lombardia

Il sito dei Sacri Monti è un sito seriale, si chiama infatti “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia” ed è stato inserito nella Lista del Patrimonio UNESCO nel 2003. I Sacri Monti piemontesi inseriti in questo sito seriale sono 7.

Siti palafitticoli dell’arco alpino 

Questo sito seriale, nella Lista dal 2011, comprende siti di interesse archeologico lungo l’arco alpino, dal Piemonte al Friuli. Due di questi siti di grande interesse archeologico si trovano nella nostra Regione.

Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato 

La zona dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato che l’UNESCO ha proclamato Patrimonio Mondiale ha un’estensione di oltre 10.000 ettari ed è stata suddivisa in sei aree di interesse.

Guida al Patrimonio Mondiale di Italia e Cina

I quattro siti piemontesi sono i primi quattro a essere trattati nelle schede di approfondimento del primo dei due volumi della Guida al Patrimonio UNESCO dell’Umanità di Italia e Cina.

Il primo volume analizza i 50 siti italiani (il volume è aggiornato al 2014 e il 51° sito italiano è stato aggiunto a Giugno 2015) prima in italiano, con testi a cura del Centro per l’UNESCO di Torino, e poi in cinese con i testi tradotti dai traduttori di ANGI.

L’opera è stata presentata nel maggio del 2015 presso il Salone Internazionale del Libro di Torino e a ottobre 2015 a Expo 2015 a Milano presso il Padiglione Cinese.