Vigneto del Pusterla a Brescia premiato dall’UNESCO

Il vigneto del Pusterla, alle pendici del Castello di Brescia, città già Patrimonio UNESCO, nel 2017 è stato tra i vincitori del premio “La Fabbrica nel Paesaggio” lanciato nel 2010 dal Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno.

Il vigneto del Pusterla ai piedi del Castello di Brescia

La grande operazione di recupero del vigneto ai piedi del castello di Brescia è stata una vera e propria operazione di restauro del paesaggio.

Il Pusterla: il vigneto urbano più esteso d’Europa

Il vigneto del Pusterla, con i suoi 3,4 ettari di estensione, è il vigneto urbano più esteso d’Europa.

Il Pusterla è il più esteso vigneto coltivato unicamente a uva Invernenga, un vitigno autoctono coltivato solo in poche aree del bresciano.

La coltivazione dell’uva è favorita dalle particolari condizioni del terroir: la composizione e la pendenza del terreno assicurano un perfetto drenaggio, le correnti pomeridiane provenienti dal Monte Guglielmo purificano l’aria e l’esposizione assicurano il corretto apporto di luce solare ai filari.

Gli altri vigneti urbani in Italia

Oltre al Pusterla, i vigneti urbani in Italia sono 5: Torino, Venezia, Siena, Roma e Napoli.

Il vigneto urbano di Torino è il vigneto di Villa della Regina (già Patrimonio UNESCO all’interno del sito seriale delle Residenze Sabaude) dove, a partire dal 2009, si produce la Freisa di Chieri DOC.

Il vigneto di Villa della Regina a Torino

A Venezia ci sono le vigne di San Michele, dove vengono coltivati principalmente, malvasia, dorona e prosecco, i vigneti in via di riqualificazione alla Giudecca e sull’isola delle Vignole. Inoltre ci sono i 70 metri quadri di Tocai coltivato presso la trattoria Corte Sconta e il mezzo ettaro, o poco più, dell’antico orto degli Scalzi. 

Siena invece, oltre a essere completamente attorniata dai vigneti, ha anche dei piccoli appezzamenti coltivati a vigna all’interno delle mura.

A Roma, tra le mura del convento di Trinità dei Monti c’è un antico vigneto, proprio nel cuore della città eterna.

Napoli, sommando i vari appezzamenti dalla collina alle scogliere di Posillipo, conta più di 200 ettari di terreno coltivato a vite.