1979 – 2019: 40 anni di Patrimonio Mondiale UNESCO in Italia

Dopo 40 anni di Patrimonio Mondiale UNESCO, l’Italia vanta il primo posto al mondo per numero di siti presenti sul territorio nazionale: sono ben 55.

L’Italia, arrivata a quota 55 siti quest’anno con l’elezione delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene condivide questo primato con la Cina, anch’essa a quota 55

40 anni di Patrimonio Mondiale UNESCO in Italia

La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale è stata adottata dall’UNESCO nel 1972 e da allora sono stati 1121 i siti iscritti, suddivisi fra 167 differenti Paesi nel mondo.

In Italia, il primo sito ad essere iscritto alla lista del Patrimonio Mondiale UNESCO è stato quello delle Incisioni Rupestri della Val Camonica. 

Incisioni rupestri della Val Camonica: il parco di Naquane

Queste incisioni rupestri affondano le loro radici ad 8000 anni prima della nostra era e sono state scelte dall’UNESCO in quanto “costituiscono una straordinaria documentazione figurata sui costumi e sulle ideologie preistoriche. L’interpretazione, la classificazione tipologica e gli studi cronologici su questi petroglifi hanno apportato un contributo considerevole nei settori della preistoria, della sociologia e della etnologia.”

Incisioni rupestri al parco archeologico di Naquane.

Il sito tutela più di 140.000 incisioni su un totale di circa 2400 rocce sparse per l’intera vallata.

La maggior parte delle incisioni, sono concentrate nel parco Nazionale delle incisioni rupestri di Naquane sito a Capo di Ponte in località Naquane. Quello di Naquane, istituito nel 1955, è stato il primo parco archeologico italiano.

Il parco propone 4 percorsi tematici di visita (blu, rosso, verde e arancione) che vi condurranno alla scoperta delle rocce più importanti del parco. Accanto alle rocce in cui le incisioni sono maggiormente visibili, è stato installato un pannello esplicativo che vi aiuterà a individuare l’incisione e ve ne spiegherà il significato.

Le tipologie di Patrimonio

La Convenzione sul Patrimonio Mondiale del 1972 ha previsto due tipologie di siti: patrimonio culturale e patrimonio naturale cui, dal 1992, si è aggiunta una terza tipologia, i paesaggi culturali.

1 – Patrimonio Culturale: sono compresi i monumenti di interesse culturale, i gruppi di costruzioni di importanza architettonica e in genere i siti opera dell’uomo, ivi compresi anche i siti archeologici.

2 – Patrimonio Naturale: sono i siti naturali, le formazioni geografiche con un habitat specifico dove vivono determinate specie animali.

3 – Pesaggio culturale: sono paesaggi che rappresentano creazioni congiunte dell’uomo e della natura che illustrano l’evoluzione di una società e del suo insediamento nel tempo.

Alla luce di queste definizioni, possiamo vedere che il sito delle Incisioni Rupestri della Val Camonica sia classificato come Patrimonio Culturale.