Il Patrimonio UNESCO in Piemonte

Patrimonio UNESCO in Piemonte

Il Patrimonio UNESCO in Piemonte è presente con 4 siti seriali. Cosa sono i siti seriali? Si tratta non di un singolo sito, ma di un insieme di siti, che possono trovarsi nella stessa regione, in regioni diversi o in Stati diversi (in questo caso si parla di siti transfrontalieri). Il primo sito piemontese inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1997 è il sito seriale delle Residenze Sabaude, di cui abbiamo già parlato in un articolo del maggio 2016. Ma quali sono gli altri tre siti piemontesi?

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Sacri Monti

Il sito dei Sacri Monti è un sito seriale, si chiama infatti “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia” ed è stato inserito nella Lista del Patrimonio UNESCO nel 2003. I Sacri Monti piemontesi inseriti in questo sito seriale sono 7: Sacro Monte o “Nuova Gerusalemme” a Varallo, Sacro Monte di San Francesco a Orta San Giulio, Sacro Monte di Santa Maria Assunta a Serralunga di Crea, Sacro Monte della Beata Vergine di Oropa a Biella, Sacro Monte di Belmonte a Valperga, Sacro Monte della Santissima Trinità a Ghiffa e Sacro Monte Calvario a Domodossola.

Siti palafitticoli

Nella Lista dal 2011, il sito seriale dei Siti palafitticoli dell’arco alpino comprende siti di interesse archeologico dal Piemonte al Friuli. Due di questi siti palafitticoli si trovano nella nostra Regione e sono: il sito di Azeglio (Lago di Viverone e il sito di Mercurago, nel Parco dei Lagoni di Mercurago vicino ad Arona).

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Langhe e Roero

Il quarto e ultimo in ordine di tempo (2014) è il sito del “Paesaggio Vitivinicolo in Piemonte”: Langhe e Roero”. Il sito, interamente situato in Piemonte, comprende vari elementi paesaggistici e culturali quali la Langa del Barolo, il Castello di Grinzane Cavour, le Colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante e il Monferrato degli Infernòt.

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Guida al Patrimonio Mondiale di Italia e Cina

I quattro siti piemontesi sono i primi quattro a essere trattati nelle schede di approfondimento del primo dei due volumi della Guida al Patrimonio UNESCO dell’Umanità di Italia e Cina.

Il primo volume analizza i 50 siti italiani (il volume è aggiornato al 2014 e il 51° sito italiano è stato aggiunto a Giugno 2015) prima in italiano, con testi a cura del Centro per l’UNESCO di Torino, e poi in cinese con i testi tradotti dai traduttori di ANGI.

L’opera è stata presentata nel maggio del 2015 presso il Salone Internazionale del Libro di Torino e a ottobre 2015 a Expo 2015 a Milano presso il Padiglione Cinese.