Le 8 Meraviglie del Piemonte – Patrimonio Mondiale UNESCO

Attualmente sono 4 i siti piemontesi riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale e sono altrettanti quelli iscritti nella Tentative List o Lista Propositiva. La Lista Propositiva non è altro se non l’elenco di tutti i siti che un Paese ha proposto negli anni come candidati al Patrimonio Mondiale. Ogni anno a giugno, la Commissione preposta dell’UNESCO decide quali candidature accettare.

 

Le 8 Meraviglie del Piemonte – Patrimonio Mondiale UNESCO

Come detto in precedenza, il Piemonte conta 4 siti Patrimonio Mondiale (tutti di tipo Culturale) e 4 siti candidati al Patrimonio Mondiale UNESCO (anch’essi tutti inseriti nella categoria del Patrimonio Culturale).

Ma quali sono le 8 Meraviglie del Piemonte?

I 4 siti Patrimonio Mondiale del Piemonte

Residenze Sabaude 

Le Residenze Sabaude, aggiunte alla Lista nel 1997, sono il primo sito seriale in Piemonte: i siti sono stati suddivisi in 5 gruppi, a seconda dello scopo per il quale sono stati concepiti: i Palazzi del Potere, la Passione per le Arti, la Vita di Corte, le Regie Villeggiature e la Devozione.

Sacri Monti di Piemonte e Lombardia

Il sito dei Sacri Monti è un sito seriale, si chiama infatti “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia” ed è stato inserito nella Lista del Patrimonio UNESCO nel 2003. I Sacri Monti piemontesi inseriti in questo sito seriale sono 7.

Siti palafitticoli dell’arco alpino 

Questo sito seriale, nella Lista dal 2011, comprende siti di interesse archeologico lungo l’arco alpino, dal Piemonte al Friuli. Due di questi siti di grande interesse archeologico si trovano nella nostra Regione.

Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato 

La zona dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato che l’UNESCO ha proclamato Patrimonio Mondiale ha un’estensione di oltre 10.000 ettari ed è stata suddivisa in sei aree di interesse.

I 4 siti candidati al Patrimonio Mondiale UNESCO

Cittadella di Alessandria (nella Lista dal 1/06/2006)

La Cittadella di Alessandria, eretta nel XVII secolo sulla sponda sinistra del fiume Tanaro, è l’unica fortezza di pianura edificata dai Savoia ed è uno dei migliori esempi europei di fortezza ancora inserita nel suo ambiente originario: la visuale non è ostruita da case o palazzi e non vi sono grandi e trafficate arterie che la lambiscono.

Bacini del lago Maggiore e del lago d’Orta (nella Lista dal 1/06/2006)

Come si legge sulla pagina ufficiale relativa alla candidatura di questo sito, l’area interessata si trova completamente in Piemonte e interessa le provincie di Novara e di Verbania. Oltre ai bacini del lago Maggiore e del lago d’Orta, sono considerati nel patrimonio da proteggere anche le isole dei due laghi e le ville e i palazzi presenti lungo le coste e nell’area circostante i bacini lacustri.

Ivrea, città industriale del XX secolo (nella Lista dal 3/05/2012)

Ivrea rappresenta un modello alternativo di sviluppo industriale, fondato sulla collaborazione fra impresa e lavoratori e sulle riflessioni scaturite dal Movimento Comunità.

Tale Movimento, fondato a Ivrea nel 1947 su idea di Adriano Olivetti, teorizzava un nuovo ordinamento politico e amministrativo basato sulla Comunità e proponeva un modello economico basato sulle relazioni tra lavoratori e comunità delle imprese, con un’attenta attività di pianificazione, con l’attuazione di politiche sociali innovative, con iniziative che affermino la centralità della cultura nello sviluppo sociale e con l’impegno da parte dell’azienda di riversare sul territorio i benefici economici della sua attività.

Sacra di San Michele (nella Lista dal 18/03/2016)

La Sacra è inserita all’interno del sito seriale “Paesaggi culturali degli insediamenti Benedettini nell’Italia medievale” insieme ai complessi di Subiaco, Montecassino, San Vincenzo al Volturno, Farfa, San Pietro al Monte a Civate, Sant’Angelo in Formis a Capua, San Vittore alle Chiuse a Genga.

La Sacra, come sottolineato dal sito ufficiale UNESCO, è un esempio significativo di come l’arte romanica  abbia saputo adattarsi al paesaggio alpino. Inoltre si sottolinea l’importanza architettonica del complesso, le cui fondamenta poggiano sulla roccia del Monte Pirchirano, occupando una posizione strategica all’interno della valle: la Val di Susa infatti, era una delle principali vie di comunicazione fra l’Italia e il resto d’Europa.