In realtà, come afferma Ruoteclassiche, la corsa verrà inserita nella Lista dei candidati al Patrimonio Immateriale nel 2022: la candidatura sarà sostenuta da ACI Brescia, 1000 Miglia Srl e Comune di Brescia.
L’annuncio è avvenuto durante la presentazione della Mille Miglia 2020, che si terrà dal 13 al 16 maggio.
Mille Miglia
La 1000 Miglia è la più importante gara di regolarità riservata alle auto storiche a livello mondiale.
Si tratta della rievocazione della gara disputata tra il 1927 e il 1957, per un totale di ventiquattro edizioni.
La storia di questa gran fondo si interruppe bruscamente il 12 maggio 1957, quando la Ferrari 355 S di Alfonso de Portago (a causa dello scoppio di uno pneumatico) si schiantò a Guidizzolo, provocando la morte di 11 persone.
Dal 1971 la 1000 Miglia è rinata come gara di regolarità riservata esclusivamente a vetture prodotte prima del 1957, che hanno corso – o sono state iscritte – ad almeno una delle edizioni disputate tra il 1927 e il 1957.
Alla 1000 Miglia 2020 parteciperanno 400 vetture, 30 in meno rispetto all’edizione precedente.
Cos’è il Patrimonio Immateriale?
La Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale è stata approvata Il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza Generale UNESCO al fine di tutelare la cultura tradizionale e del folclore del nostro Pianeta.
L’UNESCO si propone lo scopo di salvaguardare i linguaggi, i rituali, le consuetudini sociali, le cognizioni e le prassi dell’artigianato che nei millenni si sono tramandati di generazione in generazione e hanno contribuito all’evoluzione dell’Umanità.
Questo insieme di sapere è spesso affidato alla tradizione orale e proprio per questa ragione l’UNESCO ha deciso di tutelarlo come se si trattasse di un bene materiale.
Il Patrimonio Immateriale in Italia
L’Italia ha 9 beni inscritti nella Lista del Patrimonio Immateriale: l’Opera dei Pupi siciliana, il Canto a Tenore Sardo, la Dieta Mediterranea, il Saper fare liutaio di Cremona, le Macchine dei Santi (Sassari, Viterbo, Nola e Palmi), la Pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria, la Falconeria, l’arte dei pizzaiuoli napoletani e l’arte dei muretti a secco.