Oltrepo prossimo candidato per il Patrimonio UNESCO?

La zona dell’Oltrepo potrebbe essere uno dei prossimi siti italiani a candidarsi al Patrimonio UNESCO. Come ci informa un articolo della Provincia Pavese del 25 marzo 2016 intitolato “Le colline dell’Oltrepo Patrimonio UNESCO”, un protocollo d’intesa è già stato firmato dai comuni di Broni, Stradella e Redavalle per cercare di inserire l’Oltrepo nella Tentative List italiana.

Mappa dell’Oltrepò Pavese

Cos’è la Tentative List?

La Tentative List (Lista Propositiva) è l’elenco di tutti i siti che un Paese candida come Patrimonio UNESCO.

Nel giugno di ogni anno la Commissione UNESCO si riunisce e decide quali siti possono entrare a far parte del Patrimonio Mondiale UNESCO ma i siti che vengono “scartati” continuano a far parte della Tentative List di ogni Paese.

Al momento, dopo l’ultimo inserimento del 31 gennaio 2017, l’Italia conta 42 siti nella sua Lista Propositiva con alcuni beni in attesa di essere approvati dal 2006.

L’Oltrepo vitivinicolo

L’Oltrepo pavese si candiderebbe come paesaggio vitivinicolo (un po’ come il vicino paesaggio vitivinicolo di Langhe, Roero e Monferrato in Piemonte o quello del Chianti in Toscana). Con i suoi oltre tredicimila ettari di vigneti, l’Oltrepo costituisce la terza area italiana di produzione (dopo il Chianti e l’Astigiano) di vini certificati per numero di ettolitri prodotti.

Un esempio di interazione uomo-ambiente

L’Oltrepo, crocevia economico e commerciale fra quattro regioni, è da secoli votato alla coltivazione della vite e i suoi abitanti hanno saputo creare una perfetta interazione con l’ambiente. Per l’UNESCO, l’interazione uomo-ambiente è uno dei principi fondamentali che deve soddisfare un sito candidato al Patrimonio UNESCO.

Non solo vigneti

Testimoni di questa interazione uomo-ambiente sono i borghi medievali, i castelli, le chiese e le torri sparsi su tutto il territorio.

I vigneti di Mornico-Losana – Fotografia di Corrado Pastore

Anche se al momento l’Oltrepo non è inserito nella Tentative List italiana, con la firma del protocollo di intesa per la candidatura, è stato avviato il lungo iter che potrebbe portare l’area a ottenere l’ambito riconoscimento di Patrimonio Mondiale UNESCO.