Sacri Monti in Piemonte – Patrimonio UNESCO

Il sito dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia

Il sito dei Sacri Monti è un sito seriale, si chiama infatti “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia” ed è stato inserito nella Lista del Patrimonio UNESCO nel 2003. I Sacri Monti piemontesi inseriti in questo sito seriale sono 7: Sacro Monte o “Nuova Gerusalemme” a Varallo, Sacro Monte di San Francesco a Orta San Giulio, Sacro Monte di Santa Maria Assunta a Serralunga di Crea, Sacro Monte della Beata Vergine di Oropa a Biella, Sacro Monte di Belmonte a Valperga, Sacro Monte della Santissima Trinità a Ghiffa e Sacro Monte Calvario a Domodossola. I Sacri Monti della Lombardia inseriti nella Lista dall’UNESCO sono invece due: il Sacro Monte di Ossuccio (CO) e il Sacro Monte di Varese.

Il Sacro Monte di Ghiffa
Il Sacro Monte di Ghiffa

La descrizione dell’UNESCO

L’UNESCO descrive i Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia come segue: I nove Sacri Monti dell’Italia settentrionale sono gruppi di cappelle e di altri elementi architettonici realizzati tra la fine del XV e la fine del XVII secolo dedicati a diversi aspetti della fede cristiana. In aggiunta al loro significato religioso simbolico, sono inoltre di una grande bellezza grazie all’abile integrazione degli elementi architettonici nei paesaggi naturali circondati di colline, foreste e laghi. Contengono inoltre opere d’arte molto importanti sotto forma di affreschi e di statue.

Oropa (BI): sulla sinistra il Sacro Monte e sulla destra il Santuario
Oropa (BI): sulla sinistra il Sacro Monte e sulla destra il Santuario

Guida al Patrimonio Mondiale di Italia e Cina

Il sito dei Sacri Monti di Piemonte e Lombardia è il secondo a essere trattato nel primo dei due volumi della Guida al Patrimonio UNESCO dell’Umanità di Italia e Cina.

Il primo volume analizza i 50 siti italiani (il volume è aggiornato al 2014 e il 51° sito italiano è stato aggiunto a Giugno 2015) prima in italiano, con testi a cura del Centro per l’UNESCO di Torino, e poi in cinese con i testi tradotti dai traduttori di ANGI.

L’opera è stata presentata nel maggio del 2015 presso il Salone Internazionale del Libro di Torino e a ottobre 2015 a Expo 2015 a Milano presso il Padiglione Cinese.

residenze sabaude patrimonio unesco