Ritrovare le proprie radici a Masserano

Martedì 18 Luglio il signor Félix Lossio Barbieri e la sua simpaticissima famiglia sono giunti a Masserano, borgo di circa 2.000 abitanti in provincia di Biella, sulle tracce dei loro antenati. Infatti è stato proprio il nonno di Félix, Giovanni, ad emigrare in Perù nel 1874 all’età di soli 5 anni, in compagnia di un fratello e del padre. Arrivati in vista del Perù Francesco, il bisnonno di Félix si ammalò e non concluse il viaggio. Così i figli, rimasti orfani, si stabilirono in Perù insieme ad altri Masseranesi ma persero la memoria storica delle proprie radici.

A Palazzo dei Principi con Félix e la sua stupenda famiglia

Scoprire di essere masseranesi e ritrovare le proprie radici

Nonostante il suo interesse e il suo entusiasmo, fino a due anni fa Félix non conosceva le origini masseranesi della sua famiglia. E trovo che sia molto interessante il modo in cui l’ha scoperto: questa storia di riscoperta ha inizio a Torino e più precisamente in Piazza Savoia.

Tra il 1852 e il 1853 nel capoluogo sabaudo venne eretto, all’incrocio tra via della Consolata e via Corte d’Appello, un obelisco per commemorare le Leggi Siccardi del 1850 che abolivano il Tribunale Ecclesiastico e altri dei tanti privilegi del clero. L’idea di erigere un monumento che commemorasse le leggi Siccardi venne sostenuta dalla Gazzetta del Popolo che, nel 1851, promosse una raccolta fondi. Le donazioni di privati cittadini giunsero da ben 800 comuni che oggi sono ricordati da una targa sull’obelisco.

Piazza Savoia, von l’obelisco commemorativo per le Leggi Siccardi

Il monumento progettato dal pittore e scultore Luigi Quarenghi che, insieme agli altri sostenitori, originariamente propose di sistemarlo in Piazza Carignano. Ma poi sulla spinta di ideali anticlericali si decise di collocare l’obelisco a metà strada fra la Basilica della Consolata e Palazzo Barolo, residenza della cattolicissima Marchesa Giulia.

Al momento della costruzione, venne inserita nel basamento dell’obelisco una scatola contenente delle monete dell’epoca, riso, barbera, grissini, una copia della Legge Siccardi e due pagine della Gazzetta del Popolo con i nomi di tutti i donatori.

Dettaglio del basamento dell’Obelisco per le Leggi Siccardi di Piazza Savoia

Durante una ricerca sul web, Félix si imbatte in un articolo che riporta questo elenco di donatori, suddivisi per comune di appartenenza. Qui, all’interno dello spazio dedicato al Comune di Masserano, Félix trova due nomi che richiamano la sua attenzione: Francesco Losio e Luigi Galletti, che gli confermano la presenza delle due famiglie sul territorio (ndr, Galletti era il cognome della bisnonna di Félix).

La lettura dell’elenco di nomi della Gazzetta del Popolo è stato il punto di partenza di un lavoro di ricerca certosino, per cui bisogna ringraziare il professor Teresio Gamaccio e l’impiegata comunale Barbara Canepa, che ha permesso a Félix di unire molti punti e scoprire l’albero genealogico della famiglia.

Una passeggiata sulle tracce dei propri avi

Chiesa di San Teonesto

Per me è stato molto emozionante poter accompagnare Félix e la sua famiglia alla scoperta di un paese che avevano solo visto in fotografia. È stato un pomeriggio intenso, con visita al Borgo Inferiore, alla Chiesa di San Teonesto (dove si sono sposati i bisnonni di Félix), a Largo Montecameri e al Palazzo dei Principi. Una passeggiata fra i luoghi della storia famigliare dei Losio: la casa natale del bisnonno, la casa di Francesco, padre di Giovanni, in Piazza del Mercato e il luogo dove sorgeva il negozio del trisnonno di Félix.

Prima di visitare il Palazzo dei Principi. immergersi nel cuore della storia masseranese e incontrare il Sindaco Andrea Mazzone, Félix e la sua famiglia hanno fatto visita ad Angolo Libro, la biblioteca comunale intitolata a Gino Strada. Nella nostra biblioteca sono presenti entrambi i volumi in cui Félix narra come ha scoperto la storia dei suoi avi e ricostruisce i passi dei suoi avi prima della migrazione.

Una storia che unisce non solo Perù e Piemonte, ma anche Poschiavo in Svizzera da dove probabilmente ha avuto origine la famiglia Losio e Genova, luogo di partenza per antonomasia dei migranti.

Biblioteca Angolo Libro

All’interno del libro, l’utilizzo di fotografie, grafici e schemi rende più fruibile la lettura e più immediata la comprensione di un processo di scoperta delle proprie origini che, ne sono sicuro, per Félix dev’essere stato estremamente emozionante.

Corrado Pastore

I due volumi scritti da Félix e donati ad Angolo Libro